I morti COVID nel 2020? Una minoranza

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Le statistiche sulle cause multiple di morte per l’anno 2020 pubblicate dall’ISTAT il 26 maggio 2023 ci confermano che la COVID-19 non ha rappresentato la principale causa di morte. Neanche tra chi è risultato positivo al SARS-CoV-2.

Una conclusione diametralmente opposta a quanto raccontato a reti unificate dal sistema socialmassmediatico della classe dominante con la complicità di medici, scienziati e ricercatori (inclusi quelli dell’ISTAT). Ed estremamente importante.

Per i ricercatori di Via Cesare Balbo, degli oltre 740 mila decessi registrati nel corso del 2020, la COVID-19 non rappresenta la prima causa di morte, bensì la terza: 78 mila persone, tre volte meno dei defunti per malattie del sistema circolatorio (oltre 226 mila decessi) e centomila meno dei morti per tumori (quasi 178 mila). Inoltre, il numero medio di patologie di cui soffrivano i positivi al SARS-CoV-2 passati a miglior vita è decisamente elevato: 5,29, mentre i malati del sistema circolatorio si attestano a 4,55 e gli oncologici a 4,23. Insomma, i contagiati hanno fatto registrare un numero di patologie superiore alla media nazionale (4,55) e inferiore, seppur di poco, solamente ai morti per malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (5,38 patologie), da malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (5,35) e da quelli causati da traumatismo e avvelenamento (5,31). Tutte le altre dodici cause di morte hanno fatto registrare un numero medio di patologie in corso al momento del decesso inferiore. Nella tabella che segue i dettagli.

Tab. 1 – Distribuzione del numero di patologie, numero medio di patologie e numero totale di decessi per causa iniziale di morte. Elaborazioni dell’autore su dati ISTAT.

Causa iniziale di morteDecessi per numero di patologie in corso al momento del decessoNumero medio di patologieDecessi totali
123456+
Alcune malattie infettive e parassitarie1,5%8,6%18,1%20,4%17,6%33,8%4,8513.786
Altre malattie2,2%7,1%18,2%25,7%17,9%29,0%4,732.044
Cause esterne di traumatismo e avvelenamento0%10,3%13,7%15,9%19,1%41,1%5,3124.534
COVID-190,4%3,7%12,3%20,5%21,1%42%5,2978.673
Disturbi psichici e comportamentali0,7%10,9%21,1%22,5%17,8%27%4,5526.971
Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ed alcuni disturbi del sistema immunitario0,7%7,4%20,3%22%18,1%31,4%4,833.648
Malattie del sistema circolatorio2,3%10,9%20,5%22,2%16,4%27,7%4,55226.384
Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso1,2%10,1%22%24,6%16,3%25,8%4,5133.164
Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo0,4%3,7%14%20,6%19,4%41,9%5,383.872
Malattie del sistema respiratorio1,4%8,9%20,4%22,6%16,3%30,4%4,7255.128
Malattie dell’apparato digerente1,3%6,5%16%20,9%16,8%38,4%5,1422.963
Malattie dell’apparato genitourinario1,7%11,3%24,2%24,1%14,3%24,3%4,3914.225
Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo0,3%5,4%24%23,4%15,9%30,9%4,791.564
Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche0,3%3,9%11,1%21%24,6%39,2%5,3533.585
Sintomi, segni, risultati anomali e cause mal definite30%50,8%14,3%4,1%0,6%0,2%1,9627.925
Tumori2,1%10,5%26,5%25,6%15%20,3%4,23177.858
TOTALE2,7%10,8%20,1%22%16,5%27,9%4,55746.324

Come si vede dalla tabella, il 42% degli oltre 78 mila deceduti etichettati come COVID-19 se ne è andato avendo sei o più patologie – la quota più alta tra tutte le sedici categorie prese in considerazione, quattordici punti percentuali in più della media nazionale – il 21% cinque, il 20% quattro, il 12% solamente tre e il 3,7% due.

Sono morti per COVID e nient’altro solamente lo 0,4% di tutti i contagiati. Numeri che ci confermano quanto già emerso per il bimestre più drammatico, quello di marzo-aprile 2020. All’epoca i deceduti avevano subìto un incremento del 45%: 159.310 morti totali, 49.242 in più rispetto alla media calcolata nello stesso periodo del quinquennio 2015-2019. Di questi, i decessi di persone positive al SARS-CoV-2 ammontavano a 29.210 mentre i restanti 20.032 erano da attribuire ad altre cause. Pertanto, i dati sulle diverse cause di morte dimostrano che «l’impatto del COVID-19 sulla mortalità non va ricercato unicamente nel numero dei decessi causati direttamente dal virus, ma anche nel concomitante incremento per altre cause»: polmoniti e influenza +211%, demenza e Alzheimer +49%, diabete +41%, cardiopatie ipertensive +40%, malattie croniche delle basse vie respiratorie +26%, altre malattie del sistema respiratorio +26%, malattie cerebrovascolari +13%, cardiopatie ischemiche +5%, altre malattie circolatorie +10%[1].

L’attento lettore “benecomunista” che si è immolato “per gli altri”, delatando l’irrazionale egoista negazionista, non si sarà fatto sfuggire un importante particolare. “L’ISTAT parla di patologie in corso al momento del decesso e sappiamo tutti che il COVID-19 – loro dicono così, al maschile, pur essendo una malattia – produce numerose complicanze. Per cui è normale che tali defunti abbiano più patologie degli altri”. E allora occorre andare a cercare le sole patologie pregresse sofferte al momento del decesso. Al 21 luglio 2021, nei 7.681 deceduti COVID positivi per i quali l’ISS ha potuto analizzare le cartelle cliniche, «il numero medio di patologie osservate è di 3,7. Complessivamente, 226 pazienti (2,9% del campione) presentavano 0 patologie, 884 (11,5%) presentavano 1 patologia, 1.393 (18,1%) presentavano 2 patologie e 5.178 (67,4%) presentavano 3 o più patologie»[2].

Se così stanno le cose, perché l’ISTAT si ostina ad affermare che «nel corso del 2020 I decessi “per” COVID-19 sono l’88% dei decessi “con” COVID-19»[3]?

Lo scopriremo nel prossimo articolo.

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[1] Prima ondata della pandemia. Un’analisi della mortalità per causa e luogo del decesso | marzo-aprile 2020, a cura di ISTAT, 21 aprile 2021, pp. 2-3. Cfr. istat.it.

[2] Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, a cura di ISS – Gruppo della Sorveglianza dei Decessi SARS-CoV-2, dati al 21 luglio 2021. Cfr. epicentro.iss.it, p. 1.

[3] Cause di morte in Italia | anno 2020, a cura di ISTAT, 26 maggio 2023, p. 13. Cfr. istat.it.


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