Ripensare l’avanguardia: Lello Voce tra poesia, attualità e filosofia

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Questo mercoledì, alle 18, 30, sulla pagina Facebook degli Imperdonabili andrà in onda l’incontro con uno degli esponenti del “gruppo ’93”, l’ultima avanguardia del novecento poetico italiano: Lello Voce.

Parleremo di editoria, poesia, letteratura, scuola, dipendenze, politica, attualità e filosofia, commentando l’appunto lasciato dal pensatore francese René Girard in punto di morte:

«Se ci è voluto il cristianesimo per rendere possibile il tipo di razionalità che ha permesso la scienza e la tecnologia, la tecnica segna il ritorno dell’apprendista stregone e delle spiegazioni magiche associate al rito del capro espiatorio, in un grande salto indietro. La tecnica ritorna alla violenza e al sacro. Ci minaccia e deve essere controllata o padroneggiata in un modo o nell’altro. Non dobbiamo idolatrarla, dandogli un potere sulle nostre vite e sulla nostra intelligenza, non gli appartiene.»

Nelle parole della nipote, Marie, infatti: «Il grande merito di Girard è di averci permesso di aprire la Bibbia e di scoprire in essa una scienza dell’uomo che dà senso a ciò che ci accade. È lui che ha reso udibile il messaggio giudaicocristiano agli uomini del nostro tempo. Girard, mettendo la questione religiosa al centro, ha restituito al cristianesimo il suo posto. Ci fa pensare ciò che tutti noi sentiamo: la ragione umana sta affondando in un momento in cui pensavamo che dovesse trionfare. […] I discorsi apocalittici non sono più opera dei fondamentalisti religiosi, ma di coloro che si dichiarano scientifici e razionali.» (Intervista al Foglio, 09/01/2021).


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