Paolo Di Paolo: un ritratto a memoria
In vista dell’incontro di questa sera sulla piattaforma Fuori controllo, Davide Bregola ci offre un imperdonabile ritratto dello scrittore Paolo Di Paolo, il “B-52 che sgancia armonia”.
Continua a leggereIn vista dell’incontro di questa sera sulla piattaforma Fuori controllo, Davide Bregola ci offre un imperdonabile ritratto dello scrittore Paolo Di Paolo, il “B-52 che sgancia armonia”.
Continua a leggereUn viaggio, quello di Davide Bregola, attraverso le regioni della letteratura del passato; un grand tour di soggettive attraverso cui l’autore mantovano ci racconta appassionato le segrete ed inconfessabili ragioni per cui si possa, all’odiabile Christian Raimo, voler anche del bene.
Continua a leggereUn uomo e la sua “nuda carne” si ritrovano di fronte ad Instagram per la prima volta. Ciò che hanno di fronte è un campo di concentramento, così ne traggono il senso della loro fine, la cancellazione della loro versione umana.
Continua a leggereMentre un’intera classe dirigente soffre di “managerismo irreale” e considera gli umanisti tutti come “mercanti di idee di seconda mano”, gli scrittori si sono ritagliati uno spazio irrilevante all’interno della società: sono i professionisti del discorso confermativo.
Continua a leggereUltimo stadio è il primo romanzo che tratta con cognizione di causa la parte marcia della nuova leva, al punto da diventarne manifesto identitario: Negri ha la forza di aprirci di fronte un abisso e mostrarcelo passo dopo passo, fino al punto in cui non possiamo far altro che empatizzare con i suoi disperati, ed esserne terrorizzati al tempo stesso.
Continua a leggereRiattivare la semplice percezione di guardare il mondo esterno così com’è può farti pensare semplice, magari, eppure riattivare la percezione delle cose poco osservate potrebbe chiarirci le idee, in un mondo in cui non esiste alcuna ricerca se non nella direzione del marketing.
Continua a leggereLa crisi di governo non è reale: i leader fingono una stallo per poter avere indietro una finta legittimazione. La pistola è scarica e si vede.
Continua a leggereParadigmi e “paradogmi”: un’analisi di come politica e media interagiscono nell’ordine di una nuova obsolescenza dinamica degli enunciati-merce. Una fiche dopo l’altra, dove la posta in palio è la nostra attenzione all’interno di una società che già George Steiner aveva definito “casinò cosmico”.
Continua a leggereQuanto emerge da questo periodo di crisi sanitaria è che la società sembra avere paura dei bambini. In questi giorni, in cui avanza inesorabile la fantasmatica “variante inglese”, sembrano essere addirittura i più contagiosi di tutti. Nella nostra era tardo postmoderna patiamo questa condanna: siamo arrivati lunghi, non c’è più futuro possibile. E il bambino è un ossimoro dei nostri tempi. Perché nascono? Cosa ce ne facciamo? Non fanno pena tra così tanti adulti?
Continua a leggereCome già segnalato per il romanzo “Febbre” di Jonathan Bazzi, anche la poesia è attraversata oggi da una nozione di “impegno” prefabbricata, didascalica, imbelle, perfettamente strumentale al sistema (delle lettere e politico) che dovrebbe mettere in discussione.
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