Carlo Cuppini è autore, redattore editoriale, organizzatore culturale. Dal 2018 è responsabile di Bottega Strozzi, bookshop di Marsilio presso Palazzo Strozzi. Ha pubblicato un romanzo (Il mago, finalista premio Campiello Giovani, Marsilio 1998), un libro di poesia (Militanza del fiore, Maschietto 2011, prefazione di A. Sofri), una raccolta di racconti Il mondo senza gli atomi (Ensemble 2018). Di prossima pubblicazione una nuova raccolta poetica e un racconto fantastico per bambini. Articoli, saggi, poesie e racconti sono usciti su riviste e blog letterari tra cui “Alfabeta2”, “Culture Teatrali”, “Latinoamerica”, “Cultura Commestibile”, “Nazione indiana”, “Absolute Poetry”, “Poetarum Silva”, “Poesia2.0”. Su invito dell’Associazione Parenti delle Vittime della strage di Ustica nel 2011 ha scritto il poemetto Cinque quadri per Ustica (e una ninnananna) (2011).
Un bilancio aggiornato dei miti costruiti dalla narrazione dominante e decostruiti man mano dalle evidenze scientifiche, mentre è sempre più chiaro che quanto è accaduto lascerà un segno così profondo da ridisegnare il nostro futuro.
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Ecco la ragione della valanga di morti, una buona parte dei quali non Covid: non il virus, ma lo sciagurato approccio epidemio-criminologico alla sua gestione, tempestato di mitizzazione, demonizzazione e scelte sanitarie disastrose.
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La saldatura tra governo, media e social che ha portato la drammatizzazione dell’emergenza epidemiologica a un punto di non ritorno, continua il suo lavoro di igienizzazione e contenimento del pluralismo scientifico e democratico.
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Dopo la prima parte della nostra rassegna, in questa nuova cronaca contro-informativa assisteremo a continui rovesciamenti logici degni di Lewis Carroll, in un mondo capovolto dove tutti sembrano impazziti.
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Questa rassegna parzialmente ragionata di notizie, vuole costituire anche una riflessione sulla gestione della emergenza Covid-19, e offrire, in quanto archivio di fonti, uno strumento per usi futuri.
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È orrendo e cinico parlare di morti come se il loro numero, maggiore o minore, distribuito in un modo o nell’altro, dovesse avvalorare qualche tesi, nostra o di altri; eppure, cercare e pretendere la verità, la verità dettagliata, i numeri spiegati, è doveroso, lo è sempre, e non implica mai una mancanza di riguardo verso nessuno.
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