L’incontro di mercoledì con Francesco Pacifico

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Questo mercoledì alle 18,30 sulla pagina Fb degli Imperdonabili si terrà in direttà il consueto incontro della trasmissione Fuori controllo. Ospite del giorno è lo scrittore Francesco Pacifico, che lo scorso febbraio ha pubblicato una lettera/manifesto contro le «bolle del mainstream»:

«La cultura mainstream – nazionale e internazionale – è una bolla. Come i più minuscoli gruppetti, accetta cose dette solo in una certa maniera e non capisce nient’altro. Capisce il suo slang. Il suo slang è emozionale-morale. Quale morale non importa, visto che per ogni proverbio esiste un proverbio che dice l’opposto e presi insieme fanno la saggezza popolare. Chi vuole stare nel mainstream – lo so per certo di prima seconda e terza mano – si adegua sottilmente e spontaneamente come ci adeguiamo per entrare in un gruppetto affiatato. Ci viene di scrivere romanzi come fossero serie tv, ci viene di stare sul pezzo come fossimo giornalisti, ci viene di dare consigli per gli acquisti come fossimo pubblicitari. Vogliamo starci, ma non vogliamo stare in un mondo grande. Vogliamo che la cultura nazionale o internazionale ci faccia credere che ritrovarsi in quella grande piazza equivalga a dialogo, complessità e maturità, e quella cultura ce lo assicura volentieri scegliendo portavoce dall’aria molto seria. La società dello spettacolo usa i metodi della bolla perché deve saper prevedere la reazione di molti consumatori a un prodotto. Non è un mondo adulto. Quando spingiamo prodotti culturali possiamo parlare solo di urgenza e necessità. Il prodotto culturale non ha caratteristiche specifiche, non parla alla storia del proprio linguaggio ma solo al momento presente della comunicazione, anche se è altro sogna di essere solo content. Questo costringe i poveri uffici stampa a spingerci libri come fossero fatti puri e semplici della cultura e non libri. Costringe noi a non esprimerci troppo in dettaglio per evitare di inceppare il meccanismo con cui campiamo. L’era dei critici non è finita perché i critici si erano troppo staccati dal mondo: è finita perché per consumare cultura non c’è bisogno di sapere troppo, basta sapere cosa gira e cosa tira, per assumerlo

Pacifico affronta, più avanti, diversi altri temi che hanno fatto parte sin dal principio della discorsività degli Imperdonabili – l’idea di impegno come marketing, l’impostura dei consumi culturali, i libri come novità e non come eventi capaci di modificare il nostro sguardo su temi già mappati, il rapporto tra carrierismo e arte, tra mainstream e bolla, il favolismo degli intellettuali-affabulatori, che non parlano a un mondo adulto ma a un “pubblico”.

Conducono la puntata Giulio Milani e Simone Cerlini.


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