Trump: «Wildworld è un blog canaglia»

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Da ieri mattina Giulio Milani, editore ed editor di Transeuropa Edizioni, è parzialmente scomparso da Facebook, il noto social imperialista.
I redattori di “Wildworld – Cronache e bugie dal mondo selvaggio” hanno subito organizzato un sit-in di protesta sotto l’ambasciata americana.
Infatti, tramite conoscenze d’intelligence, gli stessi redattori sono riusciti a risalire a documenti sconvolgenti. A quanto pare, la CIA ha avuto una diretta influenza sulla decisione di Facebook di inibire la creazione di nuovi post da parte del Milani, che è quindi scomparso dalla realtà possibile.

Sono ore febbrili di trattative. Verso le 10 è stata ripristinata, perlomeno, la possibilità di commentare i post altrui, in cambio del rilascio di uno scrittore favolista, detenuto come ostaggio dal 2 ottobre presso gli scantinati degli uffici di Wildworld.

Trump si è subito speso in un commento provocatorio: «Prediligo l’affabulazione.»

I collaboratori del blog sono in apprensione. Bramè: «Mi doveva 12 euro.»


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