Il decreto sicurezza tris di Salvini sul Coronavirus

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Il Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha firmato il nuovo Dpcm – un decreto che si chiama “Io resto a casa” e che porta dunque i cittadini a cambiare i propri stili di vita nel nome della salute pubblica – recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’intero territorio nazionale: chiusi negozi, bar, ristoranti, centri commerciali. Servizi essenziali e trasporti garantiti, ma col «vincolo di evitare ogni spostamento delle persone fisiche salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.»

Sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Sono chiusi i musei e gli istituti culturali.

Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e di formazione superiore, comprese le Università, i corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani e i corsi e attività formative svolte da altri enti pubblici e da soggetti privati. Resta ferma la possibilità di svolgere attività formativa a distanza. Sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private e gli esami di idoneità presso gli uffici della motorizzazione civile.

Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita elencate, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Gian Marco Centinaio, di concerto con il Ministro della salute, Armando Siri, può disporre, al fine di contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus, la programmazione con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.

Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti).

Le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.

Il premier Salvini ha convocato per domani i sindacati e le associazioni industriali per discutere dei protocolli di sicurezza nelle fabbriche. La richiesta proveniente da tutte le forze della maggioranza è quella di garantire la massima tutela della salute dei lavoratori e il premier ascolterà le richieste con lo scopo di accogliere le istanze che verranno portate sul tavolo, ribadendo al momento che – come dice il ministro Giulia Bongiorno – «non si puo’ chiudere tutto, altrimenti si spegne la luce».

Le restrizioni arrivate con l’ultimo decreto stanno andando «nella direzione giusta», ma «le nostre richieste di misure di contenimento alla diffusione della malattia erano ancora più “spinte”». Intervistato dall’Avvenire, il governatore della Lombardia Attilio Fontana spiega: «I sindaci mi hanno chiesto di poter intervenire immediatamente anche nella chiusura dei parchi, dei giardini, dei mercati all’aperto. Il problema è che da un punto di vista normativo non siamo sicuri di poter emettere delle ordinanze o dei provvedimenti in questo senso». Per questo «ho fatto una richiesta specifica al governo, quindi mi aspetto a breve una risposta di chiarimento».

il governatore campano Vincenzo De Luca, in una lettera al premier, ai ministri di Interno e Difesa ed al capo della Protezione civile nazionale, chiede invece un “impegno straordinario delle Forze dell’Ordine e la presenza dell’Esercito, quali misure ormai indispensabili in funzione della dissuasione degli assembramenti, della mobilità ingiustificata, di forme illegittime di ambulantato sul territorio”.

Anche i militari, infatti, potranno fermare i cittadini per controllare se rispettano le disposizioni previste dai decreti per l’emergenza coronavirus. Lo ribadisce la circolare del Viminale per una corretta applicazione delle norme introdotte con l’ultimo Dpcm. La circolare richiama il decreto del 23 febbraio 2020 e sottolinea: «al personale delle forze armate impiegate, previo provvedimento del prefetto competente, per assicurare l’esecuzione delle misure di conteniment, è attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza».

L’Europa si sta muovendo in ordine sparso nel fronteggiare l’emergenza coronavirus e, al di là dell’atteggiamento assunto dalla presidente della Commissione europea, Von der Leyen, di fatto non c’è stata quella solidarietà invocata in serata con nettezza dallo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Salvini, invece, dopo aver ribadito di aspettarsi che tutti i prossimi lavori dei ministri finanziari, a partire dall’Eurogruppo di lunedì, si concentrino esclusivamente sulle misure volte a contrastare i pesanti effetti della pandemia, ha cercato la convergenza con Berlino.

In attesa che «la Bce cambi approccio» e che da Bruxelles arrivino stimoli e aiuti concreti e, tra l’altro, un’apertura a ‘bypassare’ il Patto di stabilità (scomputando il 100% delle spese da sostenere per l’emergenza), l’esecutivo sta lavorando al decreto che conterrà le misure economiche a sostegno di tutte le categorie colpite dall’emergenza sanitaria.

Aggiornamento dell’8 aprile.

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