Gli artisti che hanno scelto il piano B per sopravvivere non sono più vigliacchi degli altri, hanno soltanto meno privilegi e uno sguardo diverso sulla realtà umana.
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Editori e autori indipendenti hanno molti interessi in comune e devono partire da questi se vogliono fare gruppo e rompere gli equilibri dell’oligopolio.
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Il sistema editoriale va trasceso. Per farlo, Davide Brullo suggerisce di inaugurare una collana di libri di poesia senza il nome dell’autore, perché tutta l’attenzione sia sulle opere.
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Un sistema è da combattere quando non fornisce più strumenti per interpretare il mondo e per disperarci nel modo corretto.
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Il sistema è al collasso, mentre un incendio divampa anche nel mondo editoriale. Che fare? Serve un pensiero forte e uno spazio d’azione.
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Oltre agli scrittori politicizzati, ossia i professionisti dell’impegno arruolati dai media mainstream, esiste l’impegno “imperdonabile” di chi è devoto soltanto alla scrittura, perché questo è il suo ideale.
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Per molti artisti il lavoro è un contrattempo di cui parlare male; per gli imperdonabili è una misura contro il privilegio, è il modo in cui l’artista fa esperienza della realtà umana.
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